Giornata dei sentieri liguri – 23 e 24 settembre

Domenica 24/9, in occasione della Giornata dei Sentieri liguri la nostra sezione propone un’escursione aperta a tutti sulla Strada Megalitica di Alpicella.
Escursione di media difficoltà adatta a famiglie e bambini.
La partenza è prevista alle ore 9.00 dal Municipio di Varazze (Viale Nazioni Unite) con mezzi propri per Alpicella dove si parcheggia.
Durata 4 ore.
Quota partecipazione : gratuita (pagamento quota assicurativa obbligatoria per i non soci).
Prenotazione obbligatoria entro martedì 19/9 nella sede di Via Colombo 12 Varazze (SV) trasmettendo i seguenti dati per la quota assicurativa: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, telefono.
Equipaggiamento: abbigliamento sportivo e scarpe da trekking.
In caso di maltempo l’ escursione verrà sospesa.
Per INFO : CAI Varazze (SV), Via Colombo 12 Varazze (SV), indirizzo mail info@caivarazze.it, cell.3495121663

Salita alla testa del Rutor (3486m). Valle d’Aosta, La Thuille

Bella uscita su uno dei ghiacciai più estesi interamente in territorio Italiano. All’arrivo a La Thuille sabato 19 agosto, il gruppo dei partecipanti, assai numeroso (25 in totale), ha raggiunto la frazione di La Joux da dove é iniziata l’escursione sul sentiero del 150° delle cascate Rutoriane (chiamate così, dopo il 1860, dall’Abbé Chanoux). Il sentiero consente di ammirare le tre cascate del ghiacciaio del Rutor. Raggiunto il lago Ghiacciato il gruppo ha pranzato e dopo una meritata sosta ha raggiunto il Rifugio Deffeyes, dove ha pernottato.
Il giorno seguente il gruppo degli escursionisti ha iniziato il cammino verso due laghi del ghiacciaio: il Lac D’En Bas e il Lago dei Seracchi, attraversando un magnifico ambiente glaciale. Al ritorno il gruppo degli escursionisti ha mangiato al rifugio e nel pomeriggio ha iniziato la discesa verso il pullman lungo l’Alta Via n.2.
Il gruppo degli alpinisti, più ristretto (4 persone), si è cimentato nella salita della vetta. La situazione del ghiacciaio, ridottosi notevolmente negli ultimi anni, ha costretto gli alpinisti ad aggirare la parte bassa del ghiacciaio compiendo un lungo avvicinamento risalendo la crestina della murena, fino a un breve tratto esposto, attrezzato con catene, che li ha portati nei pressi del Col di Planaval. Da qui hanno seguito una lieve traccia a ometti alla base del crestone nord-ovest del Flambleau fino a raggiungere il ghiacciaio. Calzati i ramponi e legati in cordata hanno iniziato la salita dei primi due tratti più ripidi oltre i quali il ghiacciaio spiana. Quindi hanno seguito il percorso tenendosi vicino alla costiera Flambeau-Doravidi-Chateau Blanc per evitare la parte centrale del ghiacciaio più crepacciata. Superata la crepaccia terminale gli alpinisti sono arrivati al colle del Rutor dove ci sono i resti di un’antica baracca. Da qui, tolti i ramponi, hanno risalito la cresta nord-est di roccette e sfasciumi fino in vetta. Tempo complessivo di salita circa 4.30 ore. La discesa non ha presentato particolari difficoltà salvo il dislivello di circa 2000 m in discesa e la lunghezza del percorso per arrivare fino al parcheggio.
Tutti i partecipanti hanno concluso la gita molto stanchi, ma soddisfatti per l’ambiente visitato estremamente spettacolare e reso ancor più gradevole dalle ottime condizioni meteo.

SPIGOLO VINCI PIZZO CENGALO (m 3369)

Un viaggio nella storia su spettacolare granito rosso.Dalla Val Masino (Sondrio) si raggiunge con una lunga salita (3.30 ore) il rifugio Gianetti (m 2500) ottimamente gestito.Si trova in un anfiteatro di cime granitiche (Pizzo Badile , Pizzo Cengalo,..) molto frequentato anche da escursionisti lungo il sentiero Roma.Alle 6.45 siamo partiti dal rifugio e con più di un’ora di avvicinamento lungo pietraie (pochi decenni fa c’era un vasto ghiacciaio!) siamo arrivati alla base della Punta Angela al Cengalo.Abbiamo poi salito lo SPIGOLO VINCI: 400 m di dislivello per 12 tiri di corda fino al 6a+. Salita sempre esposta e spettacolare! E’ una via del 1934 su cui sono presenti solo vecchi chiodi ormai poco affidabili: quindi grande uso di friends.Qualcuno aveva aggiunto qualche spit alle soste e in punti critici ma qualcun altro li ha subito tolti e martellati. Gioco demenziale:qualche spit può salvare una vita umana! Discesa poi con 7 doppie dalla cima sulla via Carosello.Indimenticabili  i tiri chiamati Schiena di Mulo ,Diedro Nero , Salto Giallo. Meteo con qualche nebbia che giocava con le cime.

AILEFROIDE

Gita sociale quasi biennale ad AILEFROIDE (Briancon). Il posto è magico: il camping grande fra abeti ma molto vivibile , l’anfiteatro di granito su cui sono tracciate centinaia di vie lunghe e belle, la Chapelle , il Bureau des guides e la Buvette “Pas la Rosse”. Meteo bello (ormai il trend è questo) e non caldo. Quest’anno abbiamo trovato molta più gente di altri ponti di ferragosto.Normalmente si parte dalla tenda già imbragati e con poco avvicinamento si scala. Abbiamo salito la via di ambientamento “MA QUE’! SEULEMENT DU V” max 5c con calate in doppia nel settore Engilberge. Quindi relax , birra ,hamburger, patatine e cheesecake. Il giorno dopo attacchiamo una delle vie più famose: SNOOPY DIRECT nella zona Fissure d’Ailefroide. Via di 9 tiri tutti belli , didattici ed entusiasmanti (6b max 6a ob).Nel tiro di 6b movimenti difficili di placca in partenza e poi fantastica fessura integrabile a friends.Dalla cima si può scendere in doppia , ma viste le cordate dietro di noi, abbiamo optato per il sentierino che non conoscevamo. Pericoloso! In parte bagnato e con qualche man corrente:abbiamo scoperto dopo che negli anni scorsi ci sono stati due morti! Quindi relax,birra,panino e caffè alla Buvette Pas la Rosse.

Tour du Mont Fallère

Venerdì 4 agosto, parcheggiate le auto a Etroubles, ci siamo incamminati lungo la poderale che ci ha portati nella Comba d’Ars. Il percorso é caratterizzato fino all’alpeggio Ars (1974 s.l.m.) da boschi di abeti e larici: Dopo 3 h di cammino siamo arrivati all’alpeggio dove abbiamo mangiato all’ombra di un larice. Terminata la pausa pranzo ci siamo incamminati verso il rifugio Chaligne (1950 s.l.m.); nel tragitto abbiamo ammirato il panorama della Valpelline e dalla Becca di Viou all’Emilius. Dopo 1 h di cammino siamo arrivati al rifugio dove abbiamo pernottato. Il giorno dopo di buon mattino e dopo una buona colazione abbiamo iniziato la seconda tappa del TMF. In 1,5 h di cammino abbiamo raggiunto il Col Tardiva (2410 s.l.m.), da qui è incominciata la cresta che ci ha portato sino alla Punta Chaligne (2611 s.l.m.). Arrivati alla Punta dopo 3 h di cammino, abbiamo ammirato il panorama che domina la conca di Aosta e la Valpelline e dove le foto non si sono sprecate data la bella giornata. Finita la sosta siamo partiti alla volta del Col de Metz (2487 s.l.m.) e con falsi piani abbiamo raggiunto gli alpeggi di Chesere (2180 s.l.m.) e La Nouva (2214 s.l.m.). Infine, dopo 5 h di cammino, abbiamo raggiunto la sponda dell’ampio Lac Fallere (2416 s.l.m.) dove abbiamo sostato per la meritata pausa pranzo.Continua…