SCIALPINISMO e FUORIPISTA

È arrivata la neve ed il freddo siberiano!
Domenica 12 febbraio 2012 gita sociale: in programma sarebbe la Colma di Mombarone, ma sopra Ivrea c’è poca neve. Invece, andremo probabilmente nelle nostre zone, magari anche zona Monesi ,se viene qualcuno alle prime armi che vuole provare. Quindi partecipate numerosi: poca salita e grandi discese! Chiamateci!

Ricordarsi di rinnovare l’iscrizione al CAI!

Di seguito un video su Monesi liberamente tratto da YouTube. Noi faremo ancora meglio!

GHIACCIO a COGNE

Cogne è una delle mecche delle cascate di ghiaccio.Ci si può inoltrare nella VALNONTEY e, con due ore di cammino al massimo, si arriva alla base di qualsiasi cascata: il sole non arriva mai in tutto il giorno e le linee di salita sono decine. L’unico problema sono le valanghe dopo intense nevicate.Stesso discorso per la VALLEILLE che si raggiunge da Lillaz. Si possono salire anche due cascate in un giorno, una sulla destra e una sulla sinistra idrografica. Se si sta due giorni (come abbiamo fatto noi) ci si può anche stancare!

A Valleille abbiamo salito GELATI NO GRAZIE: primo tiro di roccia (6b) e poi esile  canalino ghiacciato di quinto (due tiri), calata in doppia. Nel tardo pomeriggio abbiamo salito il CANDELABRO DEL COYOTE (tre tiri di 4+, con calata in doppia). Doccia sul secondo tiro (al mattino la temperatura a Cogne era di +4°).

Il secondo giorno ci siamo inoltrati in Valnontey. Partiti alle 8:30, dopo due ore di cammino, nella zona dove si trova Flash Estivo, abbiamo salito GUSTO DI SCOZIA (III, 5+): una via di misto aperta nel 2007 e ripetuta solo quest’anno. Difficoltà di 5+ su ghiaccio e nei tiri di misto friend fino al numero 4 (presenza di qualche chiodo e qualche spit). Cinque tiri impegnativi con discesa in doppia. Varie cordate sulla via e molta gente su tutte le altre. Arrivo all’auto alle 17:00.

Di seguito, le scale per le difficoltà su cascate di ghiaccio:

Per le cascate di ghiaccio si utilizza la scala canadese, introdotta alla fine degli anni ottanta, la quale divide la difficoltà d’ambiente da quella tecnica.
Questa è composta da due numeri, il primo romano indicante la difficoltà globale (avvicinamento, pericoli oggettivi,…) e il secondo arabo che indica la difficoltà tecnica del tiro più difficile.
Possiamo avere vie comode e sicure (numero romano basso), ma tecnicamente difficili (numero arabo alto) e viceversa.

Difficoltà d’ambiente

  • I Breve cascata, facilmente raggiungibile con discesa senza problemi.
  • II Cascata con facile avvicinamento, una o più lunghezze e pochi pericoli oggettivi.
  • III Cascata di più tiri, possibile lungo avvicinamento e rischio di pericoli oggettivi.
  • IV Cascata di più tiri difficili in ambiente isolato, con difficile discesa e pericoli oggettivi.
  • V Lungo e complesso avvicinamento che richiede esperienza alpinistica, con molti pericoli oggettivi; discesa difficile e da attrezzare.
  • VI Lungo itinerario d’alta montagna, che richiede molta esperienza alpinistica; alti pericoli oggettivi e forte possibilità di bivacco.

Difficoltà tecnica

  • 1 Passaggi a 50°-60°, necessita comunque esperienza nell’uso di piccozza e ramponi; conoscenza delle tecniche di assicurazione.
  • 2 Passaggi a 60°-70°, il ghiaccio offre sempre buone possibilità di assicurazione.
  • 3 Passaggi a 70°-80°, solitamente su buon ghiaccio; tratti verticali di massimo 5-6 metri alternati a tratti appoggiati ove situare le soste.
  • 4 Passaggi a 75°-85°, con tratti verticali di massimo 10-12 metri. Solitamente possibilità di buone soste.
  • 5 Lunghezza che necessita di grande esperienza e tecnica, anche per la qualità del ghiaccio (meduse e cavolfiori). Tratti verticali anche di 20-25 metri.
  • 6 Uno o più tiri impegnativi, tratti verticali di oltre 30 metri con ghiaccio fragile e delicato.

Difficoltà Dry-Tooling
Queste salite presentano la sezione di ghiaccio collegato da tratti rocciosi, da affrontare sempre con piccozze e ramponi. La difficoltà si indica con la lettera M seguita da una cifra in numero arabo.
Gli ideatori pensavano che le loro salite affrontassero il massimo grado di ghiaccio e quindi hanno segnato la pertenza da M7, ma oggi si trovano anche salite fino a M4. I valori massimi si attestano su M12/M13 e le vie in Dry-Tooling sono solitamente protette su roccia; in questa disciplina generalmente, la porzione di roccia e predominante su quella di ghiaccio.

LA NEVE C’È… e il ghiaccio anche!

Gita scialpinistica a LA TETE DE PARASSAC (2600 m.) da Larche, oltre il colle della Maddalena. Con gli sci ai piedi dall’auto, 3 ore e mezza di salita. Freddo e vento su quasi tutto il percorso, ma cielo terso. Neve nel complesso buona: in alto compattata dal vento ma sciabile, in basso polverosa fino alla pista di fondo. Difficoltà per medi sciatori, ma con un punto ripido su neve dura da fare attenzione.

Anche per le cascate di ghiaccio non è un anno super, ma in Val Varaita le classiche medio facili sono formate. Ottime condizioni per la Ciucchinel, Limonero. La Bonvin non è formata e la candela della Gastok non tocca terra. Abbiamo salito le cascate Valeria (D) e Salto dei Pachidermi (TD-) ben formate. Sono tutte due di tre tiri con calate in doppia.

Domenica 15 gennaio gita sociale neve libera con sci, racchette, snowboard; aperta a tutti, anche per chi vuol iniziare. Salita facile, con poco dislivello probabilmente in Valle d’Aosta. Iscrizioni obbligatorie entro venerdì 13 gennaio 2012.

ARRAMPICATA SULLA SPIAGGIA

Qui a Varazze, dal 2 gennaio all’8 gennaio 2012, verrà montata una struttura d’arrampicata sul molo vicino al fiume Teiro. Chiunque potrà provare a salire in sicurezza. L’invito è rivolto soprattutto a bambini e ragazzi!

GRUPPO ALPINISMO SCI

VARAZZE GRUPPO SCIALPINISMO – MONTAGNA

La sezione CAI di Varazze da un po’ di anni porta avanti attività di alpinismo/arrampicata, di scialpinismo e di cascate di ghiaccio. Nel corso del tempo siamo riusciti a movimentare parecchie persone, anche se anno per anno il numero dei partecipanti si è poi ridotto a piccoli gruppetti. In un certo senso, questo è stato anche un bene: maggiore sicurezza e più semplice organizzazione della logistica. Infatti, non si possono portare decine di persone su cascate di ghiaccio, su vie lunghe di roccia in montagna o su quattromila un po’ più impegnativi.

Anche per il 2011 cerco di riportare le principali attività:

  • Scialpinismo: Cima Ferlette da Bossea, Monte Nebin in val Maira, Monte le Stelliere e Testa dell’Ubac in Valle Stura, Monte Conoia da Viozene, Cima sud di Bresses in Val Gesso, Punta Giordani (4050 m.) da Gressoney, Cima Palù (3950 m.) da passo Bernina.
  • Cascate di ghiaccio: Anfiteatro di Castello, Ice Park in Valle dell’Orco,Scale del Moncenisio, Brunel in Val Pellice, Simplon White Gole di Gondo, Cascate di Gressoney, Cascate di Cogne.
  • Vie lunghe di roccia in montagna: Peril Jaune a Seant Jeannet, Topo bianco e Patata Bollente a Machaby, Bec di Rociruta, Scoglio di Mroz, Oppio-Colnaghi al Pizzo d’Uccello, Hasta Siempre al Monte Nero, Eau Rance d’Arabie al Pilier Rouge,Voie du Ponant Neuve alla Tour Termier, Vie ad Ailefroide, King Line alla Torren Castello, Endurain al Trident du Tacul, Cocholuce, nDalle Grises, Derobeè in Verdon.
  • Arrampicate in falesia: Mottarone, Finale,Albenga, Toirano, La Turbie.

Anche per il 2012 non ci fermeremo! Il gruppo è aperto a tutti, anche per chi vuol iniziare: basta venire in sede il venerdì o telefonare!

Domenica 18 dicembre 2011, scialpinismo alla SPALLA EST DELLA CIMA DELLE LOSE (Valle Stura). Medi sciatori, 1000 m. di dislivello, 12 partecipanti di vari CAI. Visto il pericolo valanghe 3/4, abbiamo risalito in parte le piste di Argentera, aperte solo in alto. Neve polverosa nel bosco (20/30 cm.), grosse placche ventate in alto. Molto freddo.