GRADAZIONE PER VIE LUNGHE

La tabella per valutare le difficoltà su vie di più tiri

È una tabella sempre più usata un po’ in tutte le guide uscite di recente.
Per esempio la recente guida Filippi D., Pareti del Sarca, Edizioni Versante Sud – 2002, si segnala per una precisa ed originale valutazione di ciascuna via, ottenuta usando tre scale per descrivere rispettivamente: la difficoltà tecnica, la proteggibilità, l’impegno globale.
La scala è frutto dell’impegno di un gruppo di lavoro composto da noti alpinisti, apritori di vie lunghe e particolarmente attivi negli ultimi anni, tra i quali Maurizio Oviglia, Erik Svab, Valerio Folco e Nicola Tondini.
La difficoltà tecnica viene valutata con le usuali scale UIAA e francese, a seconda che si tratti di vie “classiche”, o aperte in stile tradizionale, oppure di vie moderne o sportive, protette a spit. Le due scale vengono riportate in altra sezione del sito (difficoltà alpinistiche).
La vera novità è l’introduzione di una scala per la proteggibilità, distinta tra vie tradizionali (“R”) e a spit (“S”). Nel primo caso la scala tiene conto della distanza ed affidabilità degli ancoraggi, nel secondo caso essenzialmente della distanza tra gli spit. Entrambe le scale sono aperte.

  • R1 Facilmente proteggibile con protezioni sempre solide, sicure e numerose. Limitati tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta qualche metro e volo senza conseguenze.
  • R2 Mediamente proteggibile con protezioni sempre solide e sicure ma più rade. Tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
  • R3 Difficilmente proteggibile con protezioni non sempre buone e distanti. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 7-8 m. al massimo, e volo con possibile infortunio.
  • R4 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio.
  • R5 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo fino a terra con infortunio sicuro.
  • R6 Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro. Una eventuale caduta può avere conseguenze anche letali.
  • S1 Spittatura normale, come quella utilizzata in falesia. Distanza mai superiore ai 3-4 m. tra uno spit e l’altro. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
  • S2 Spittatura distanziata e tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta una decina di metri al massimo e volo senza conseguenze.
  • S3 Spittatura distanziata, passaggi quasi sempre obbligatori. Distanza tra gli spit anche superiore ai 5 metri, voli lunghi ma non eccessivamente pericolosi.
  • S4 Spittatura molto distanziata (oltre i 7 m.), passaggi obbligatori. Una caduta può potenzialmente provocare un infortunio.
  • S5 Spittatura oltre i 10 m., passaggi obbligatori e tratti dove una caduta può sicuramente provocare un infortunio (caduta su terrazzi e cengie o al suolo).
  • S6 Spittatura solo parziale e posizionata lontano dai passaggi chiave, tratti molto lunghi, anche superiori ai 20 m., in cui una caduta può avere conseguenze anche letali.

Per l’impegno globale viene usata la scala americana in uso per le “big wall”, espressa in numeri romani da I a VII. Anche questa è una scala aperta.

  • I Una via corta richiedente poche ore, nei pressi della strada e con comodo avvicinamento, ambiente solare e ritirata comoda.
  • II Via di diverse lunghezze su una parete superiore ai 200 m., avvicinamento facile anche se può richiedere una discreta marcia, comoda ritirata.
  • III Via lunga oltre i 300 m., ambiente severo, richiede quasi tutta la giornata per essere superata. Può richiedere un lungo avvicinamento e la ritirata può non essere veloce.
  • IV Via molto lunga, superiore ai 500 m., su parete severa e distante dal fondovalle. Richiede un’intera giornata per essere superata. La ritirata può essere complicata e non svolgersi sulla linea di salita.
  • V Via molto lunga stile big wall, richiede normalmente un bivacco in parete. Ritirata difficile, ambiente severo.
  • VI “Big wall” che richiede più giorni di permanenza in parete, ambiente di alta montagna, ritirata difficile.
  • VII Tutte le caratteristiche proprie del grado
  • VIII Esasperate, come nel caso di “big wall himalayane”, che necessitano di una spedizione per essere superate.

Continua l’attività roccia del CAI di Varazze nelle falesie di Finale, Toirano e Albenga. È il momento di farsi vivi! Domenica 30 ottobre 2011: Annalisa, Simone e Lino a Toirano.

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