COGNE

Ultimi blitz sulle cascate di ghiaccio. Viste le brutte previsioni per le alpi Marittime, domenica 27 febbraio andiamo a Cogne dove in effetti c’è il sole. Poca neve (come in tutta la Valle d’Aosta e Chamonix), ma ottime le condizioni per il ghiaccio. La Valnontey e Lillaz-Valleille sono un paradiso quando non c’è pericolo valanghe per troppa neve. Tantissima gente: volevamo salire Tuborg e il Candelabro del Coyote ma c’erano almeno tre o quattro cordate su ognuna. Abbiamo allora scelto TUTTO RELATIVO (III/4) e SPADA NELLA ROCCIA (IV/5): in totale 5 bei tiri, con calata in doppia attrezzata. Anche se faceva abbastanza caldo, le cascate non colavano.

Quest’inverno con -8° era una doccia continua. Tutto dipende dall’umidità dell’aria: se il tempo è bello tutto è asciutto! Cogne è uno dei pochi posti dove si può piccozzare fino alla fine di marzo.

FUORIPISTA

Molta neve è caduta nell’ultima settimana sulle alpi Marittime: quindi, fuoripista ad Artesina e Monesi. Neve polverosa, non eccezionale, ma migliore a Monesi; forse ad Artesina ha risentito nella notte fra il 17 ed il 18 febbraio degli influssi del nebbione caldo; nelle esposizioni a sud, in generale, già crostosa da subito.

MONTE CIALMA e X-ICE, Valle dell’Orco

Domenica 13 febbraio, gita sociale in Valle dell’Orco. Partenza alle ore 6:30 da Savona e arrivo a Locana alle 9:00. Saliamo cima LA CIALMA (2200 m.) partendo da Carello (1400 m.). Due ore di salita con gli sci (sciatori medi). Tempo nuvoloso ma visibilità buona.

Alle 12:00 siamo all’auto ed alle 13:00 siamo a Ceresole per scalare su cascate di ghiaccio all’X-ICE PARK. Oltre a noi ci sono solo altre tre persone. Il ghiaccio è ottimo e la temperatura gradevole. Alle 16:30 siamo al bar Gran Paradiso, a Noasca, dove la merenda è ottima ed abbondante oltre che meritata!

Davide, Simone e Lino

CIMA FERLETTE (2400 m.)

Domenica 6 febbraio 2011, salita di scialpinismo alla Cima Ferlette, da Bossea. Partenza sci ai piedi a quota circa 900 m. Quattro ore di salita con una lunghissima strada iniziale. Tempo sereno, limpido e splendente, senza essere troppo caldo. Lungo l’itinerario noi cinque più altre quattro persone. In discesa tutti i tipi di neve; in alto ghiacciata e compressa dal vento; nella parte mediana polverosa, in un rado bosco di larici; in basso crostosa; lungo la strada di rientro abbastanza scorrevole. Scialpinismo d’antan in posti poco frequentati, ma molto belli dal punto di vista paesaggistico.

MONTE PENNA

29 GENNAIO 2011 – MONTE PENNA

Nelle intenzioni di inizio stagione c’era la salita in qualche canalino dal Rama ma, la vicinanza dal mare, oltre ad essere la suggestione delle nostre montagne, è la causa dell’incertezza della neve.

Credevamo che anche il Monte Penna non fosse in condizioni per usare piccozza e ramponi, ma alcuni commenti su internet ci hanno incoraggiato a tentare: Io, Daniele, Luca e Roberto.

Ancora ad Amborzasca ero molto preoccupato per l’assenza di neve ma, arrivati al parcheggio della casa forestale, mi sono dovuto ricredere.

Per prima cosa saliamo il classico canalino nord, non difficile ma comunque divertente; al colletto, invece di salire in vetta, scendiamo e ci dirigiamo di nuovo alla base del Penna per fare la via “Prime donne”, che dalla parte sud-ovest arriva quasi in vetta: via un po’ più difficile, con una uscita in goulotte proprio delicata.

Davide Cerruti